Azove
compie 50 anni.

Due giorni di evento per celebrare 50 anni di attività, risultati e prospettive future della prima organizzazione agro-zootecnica di produttori di carni bovine in Veneto.

Da piccolo consorzio a cooperativa leader in Veneto della filiera della zootecnia bovina, dall’allevamento alla tavola.

AZOVE
COMPIE 50 ANNI.

Due giorni di evento per celebrare 50 anni di attività, risultati e prospettive future della prima organizzazione agro-zootecnica di produttori di carni bovine in Veneto.

Da piccolo consorzio a cooperativa leader in Veneto della filiera della zootecnica bovina, dall’allevamento alla tavola.
Il Presidente Alessandro De Rocco:
“Azove Sostenibile. Organizzazione all’avanguardia nelle sfide della sostenibilità e del benessere animale, che conserva lo spirito mutualistico originario”.
Michela Tedesco, direttore Azove:
“Patrimonio avuto in prestito e in custodia dai futuri soci di domani”.
Il Presidente Alessandro De Rocco:
“Azove Sostenibile. Organizzazione all’avanguardia nelle sfide della sostenibilità e del benessere animale, che conserva lo spirito mutualistico originario”.
Michela Tedesco, direttore Azove:
“Patrimonio avuto in prestito e in custodia dai futuri soci di domani”.
2 GIORNI DI EVENTI PER CELEBRARE I
50 ANNI DI AZOVE
A celebrarli nella due giorni di Azove 50, il 7 e 8 novembre in Villa Borromeo a Rubano (PD), sono intervenuti oltre 350 tra soci, produttori, buyers, partner, mondo della GDO, fornitori, rappresentanti delle Istituzioni. Due giorni di dibattiti per capire cos’è Azove oggi e cosa sarà, e, grazie al patrocinio del Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova, come aumentare la sostenibilità e benessere animale.
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COS’È

AZOVE

AZOVE è una efficiente e dinamica realtà agro zootecnica in grado di gestire tutte le fasi produttive della filiera con lo scopo di tutelare e valorizzare la produzione e di commercializzare i bovini da carne dei propri soci. La base associativa, in continua espansione, è oggi rappresentata da oltre 150 soci, tra i quali sono annoverate cooperative e allevatori privati, distribuiti nelle 7 provincie del Veneto.

AZOVE
OGGI
“Oggi il gruppo conta su circa 80 soci, allevatori privati e cooperative, che operano in tutte le province del Veneto, ha chiuso il 2022 con un fatturato di circa 168 milioni di euro che stimiamo di portare a 170 nel 2023” racconta Michela Tedesco, vicentina, dal 2019 direttore generale di Azove, manager di consolidata esperienza in progetti di cambiamento aziendale, nella gestione strategica, organizzativa e finanziaria di realtà strutturate e complesse. Con l’apertura nel 2020 di uno stabilimento di produzione e lavorazione delle carni a Cittadella, è stato aggiunto l’ultimo tassello della filiera che permette di portare direttamente sulle tavole dei consumatori, attraverso le più importanti insegne della Gdo, con grossisti e macellerie su tutto il territorio nazionale, un prodotto di eccellenza. Ora l’obiettivo è attrarre nuovi soci e fornitori, sostenendoli negli investimenti, favorendo con i servizi di Azove la crescita, il benessere e l’occupazione delle aziende agricole per rendere la filiera ancora più competitiva, valorizzando ulteriormente la qualità dei prodotti con una costante attenzione all’innovazione, alla sostenibilità ed al benessere animale.
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ANTONIO RIELLO

Azove e l’artista

Antonio Riello nasce a Marostica nel 1958 ed è uno dei più eclettici artisti italiani. Lavora con tecniche diverse, pittura, scultura, design, fotografia, installazioni e video-game. L’artista esplora le questioni più attuali e discusse della società occidentale contemporanea. Ha esposto le sue opere in diversi musei e istituzioni. Il dialogo tra Azove e Riello nasce grazie all’approccio curatoriale di Unlike Unconventional Events, che si occupa di eventi e mostre d’arte contemporanea e di piani di lavoro Arte / Impresa, e curato dalla critica d’arte Martina Cavallarin. Il progetto sviluppato da Antonio Riello per AZOVE è un’opera sul territorio, sul terreno, sul suolo, sul foraggio, sui vegetali, nato dallo studio specifico del settore, delle buone pratiche e dei valori imprescindibili dal fare e dall’essere produttori oggi. Il risultato è un’opera scultorea che si srotola come un grande verde arazzo a parete, nel quale la sagoma di un toro dalle fattezze energiche è costruita intagliando la silhouette su di un supporto di erba sintetica che restituisce l’odore dell’erba vera.L’immagine del toro è accompagnata da un fregio che reitera in sequenza la “Tau” caratteristica di Sant’Antonio Abate, tradizionalmente il protettore degli animali. L’operazione si arricchisce anche di un’edizione limitata – 300 esemplari numerati e firmati dall’artista – stampata su carta martellata di 200 gr in formato simil A3.

AZOVE

SOSTENIBILE

La seconda giornata di Azove 50, realizzata con il patrocinio del Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova, ha posto il focus su sostenibilità e benessere animale. Si è parlato di ricerca e sviluppo nella filiera Azove, di carne e nutrizione moderna, di benessere animale, di zero antibiotici, biosicurezza degli allevamenti, monitoraggio permanente per la qualità certa e garantita e sostenibilità con, tra gli altri, specialisti di zootecnia e veterinaria Massimo De Marchi, Professore di Zootecnica Speciale Università di Padova, Francesco Francini medico nutrizionista AO Padova, Luigi Bertocchi, veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia ed Emilia Romagna, Marco Noventa, Ruminant Nutritional Azove. “Azove ha saputo precorrere e interpretare benissimo il cambiamento epocale avvenuto nell’approccio all’alimentazione e alla carne negli ultimi 50 anni – ha detto Luigi Bertocchi, veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia ed Emilia Romagna – con progetti come la prima certificazione nazionale sulla rintracciabilità della carne nel 2015, con la raccolta di informazioni aggiuntive rispetto all’etichettatura obbligatoria”. Nel pomeriggio il focus si è spostato sul tema della cultura del lavoro e sulla gestione delle risorse umane nella sessione intitolata ‘Generazioni comunicanti’ con il contributo di Daniele Marini, Professore di Sociologia dei processi economici dell’Università di Padova, e le esperienze, tra gli altri interventi manageriali, del Direttore generale dell’azienda Bcorp Cielo e Terra Luca Cielo e del dirigente Ortoromi Luca Chinaglia.
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Via Lorenzo Perosi 36
35132 Padova
mail: info@unlike.events
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