COSMOLOGIE 2023

È tempo di ridisegnare le direzioni di un rapporto millenario, di ripercorre con intenti e intrecci nuovi la Via della Seta e gli scambi tra Cina e Italia. Una contaminazione culturale scaturita da due innate tendenze umane, la Scoperta e il Guadagno, e che ad esse ha saputo coniugare il Bene. 

Le antiche traiettorie Occidente-Oriente furono tracciate per spirito d'impresa e desiderio commerciale, la curiosità ed il senso del bello agirono per ampliarne i confini; la rotta opposta, Oriente-Occidente, partì proprio dai termini spirito e desiderio, e venne suggellata dalla forza umana più resiliente, inscalfibile ed emblematica: quella dell’Arte.

E’ proprio l’antica Via della Seta a svelare come Arte e Impresa, e in senso lato Cultura e Impresa, siano due dimensioni da sempre in dialogo tra loro: la connessione e l’interazione tra creatività e progettazione finalizzate alla produzione hanno sempre generato cultura, elevato le coscienze e incrementato l’economia. 


Ripercorrendo queste traiettorie, COSMOLOGIE propone un contributo artistico sostanziale della Cina alla città di Venezia ribaltando e smantellando gli stereotipi, cui la terra Veneta risponde in una eco infinita di aperture al dialogo, rime, sguardi ricambiati come volti e mareggiate impresse sulla tela. Come sogni confessati che si scoprono molto vicini, sovrapponibili in veli leggeri a confermare una mappa comune del mondo.


COSMOLOGIE, dunque, nasce come tentativo di dare voce alle eccellenze attraverso le arti, ribaltando la facilità del banale con dialoghi concreti tra le rotte attraverso il comun denominatore della Cultura. Gli innovatori più illuminati hanno saputo dimostrarlo: solo l’Arte è davvero in grado di disinnescare gli stereotipi e di deflagrare le differenze di pensiero. “Abbiamo portato in tutti i villaggi le nostre armi segrete: i libri, i corsi, le opere dell’ingegno e dell’arte; noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere.” diceva Adriano Olivetti: non è davvero più il tempo di altre armi se non queste.


In COSMOLOGIE l'Arte con tutta la sua potenza si fa vera innovazione, spirito d'impresa, stretta di mano che permette di reinventare relazioni e strategie di comprensione attive. Gli artisti sono ospiti rispettosi che respirano – vivendola – l’essenza della città lagunare, riscoprendo le connessioni tra due culture e due storie, ritrovandone i nessi e i fili più o meno saldi di una lunga storia di scambi economici, artigianali, materici, spirituali. Il risultato si manifesta in una serie di opere che abitano gli spazi di Palazzo Pisani Revedin, le cui atmosfere tipicamente veneziane sono già pregne di influssi artistici internazionali. Come si desume dal titolo, il tema guida è ancora quello delle Vie, questa volta celesti: delle cosmologie interpretate attraverso tecniche, poetiche e materiali dell’Arte contemporanea. 


Un uroboro di materia pittorica che traduce e smantella ogni incomprensione; ed è proprio così che si espande questo progetto corale per voci sole, organismo che riunisce gli universi dei cinque artisti, Tong Yanrunan, Xing Dong, Silvia Canton, Jingge Dong e Shengyi Chao.

The time has come to reframe the perspectives of a millenary relationship, to retrace the Silk Road and the exchanges between China and Italy with new purposes and interweaving. A cultural contamination that arose from two innate human tendencies, those of Discovery and Earning, combined together for the Good. 

The ancient West-East trajectories were traced by the spirit of business and commercial aspiration, the curiosity and the sense of beauty acted to expand these boundaries; the opposite route, East-West, started from the very terms Spirit and Desire, being sealed by the most resilient, unbreakable and emblematic human force: that of Art.

It is precisely the ancient Silk Road that reveals how Art and Business, and more broadly Culture and Business, are two dimensions that have always been in dialogue with each other: the connection and interaction between creativity and design aimed at production have always generated culture, elevated consciousness and boosted the economy. 


By retracing these trajectories, COSMOLOGIE proposes a substantial artistic contribution of China to the city of Venice by overturning and dismantling stereotypes, to which the Venetian land responds in an endless echo of openness to dialogue, rhymes, reciprocated glances like faces and swells etched on the canvas. As confessed dreams that turn out to be very close, overlapping in light veils to confirm a common map of the world.


Therefore, COSMOLOGIE is born as an attempt to give voice to excellence through the arts, reversing the simplicity of the banal with concrete dialogues between routes across the common denominator of Culture. The most enlightened innovators were able to prove it: only Art is really able to disarm the stereotypes and to deflagrate differences of thought. "We brought our secret weapons to all villages: books, courses, works of intellect and art; we believe in the revolutionary virtue of culture that endows man with his true power." said Adriano Olivetti: it is really no longer the time for any other weapons but these.


In COSMOLOGIE, Art with all its power becomes true innovation, a spirit of undertaking, a handshake that enables reinventing relationships and active strategies of understanding. The artists are respectful guests who breathe and live the essence of the Lagoon city, rediscovering the connections between two cultures and two histories, retracing the connections and the more or less strong threads of a long history of economic, artisanal, material and spiritual exchanges. The result is shown in a series of works that inhabit the spaces of Palazzo Pisani Revedin, whose typical Venetian atmospheres are already imbued with international artistic influences. As the title suggests, the guiding theme is once again that of the Roads, this time the celestial ways: cosmologies interpreted through techniques, poetics and materials of Contemporary Art.


An ouroboros of painterly matter that translates and dismantles all incomprehension; and that is precisely how this choral project for solo voices expands, an organism that brings together the universes of five artists, Tong Yanrunan, Xing Dong, Silvia Canton, Jingge Dong and Shengyi Chao.

Project by Christian Leo Comis

Curated by Martina Cavallarin and Antonio Caruso

Supported by GoFar - Irecoop Veneto

Organised by Unlike Events


Palazzo Pisani Revedin, Venezia

7 - 16 aprile 2023, h 10.30 - 18.00


Press Conference in Ateneo Veneto and Exhibition preview

6 aprile, h 11.30 


Opening and Performance by Teatro Frida in Campo Manin

7 aprile, h 17.00

Performance by Made514 in Campo Manin 8 / 9 aprile